The inside story

Quando si e’ ragazzini si marina spesso la scuola, si sognano le moto, si inseguono le bionde chiome o le brune o tutt’e due e si comprano dischi di Rock’n Roll. Altri studiano, buttano la spazzatura e vanno a letto presto. Beh io, Giuseppe Orlando, facevo sfortunatamente parte del primo gruppo e dico “sfortunatamente” perche’ se fai quelle ragazzate per troppo tempo, alla fine non puoi piu’ farne a meno e diventano vere e proprie droghe. Cosi’ la mia droga, il Rock’n Roll, mi porto’ a 19 anni ad aver voglia di suonare i riff dei Black Sabbath, i blues di Mr. Lee Hooker e le ballate dei Velvet Underground. Ma la cosa piu’ bella che mi insegno’ e’ che la vita vola come una saetta di cui e’ meglio aver le briglie. Io, che fino a qualche anno prima ero convinto di dover fare il commerciante nel negozio di famiglia mi ritrovo oggi a scrivere la storia di quella piccola fabbrica di sogni sonici chiamata “Orlando Musical Instruments”.

Tutto inizio’ quando conobbi Davide che a quel tempo suonava la chitarra classica al conservatorio e una Telecaster del ’68 in una rock band locale di cui, in seguito,divenni il bassista (CafeCino e in seguito TURN editi dalla Freeland Recods). Davide, vista la mia indiscreta voglia di smontargli la chitarra con la scusa di riparargliela, penso’ bene di presentarmi al maestro liutaio Francesco Abramo di Catania che tra ponticelli e verniciature, stagionatura e intonazione guido’ la costruzione del mio primo basso elettrico che chiamai Arthur. Questa esperienza accrebbe ancor piu’ la mia passione, ma il maestro Abramo essendo un liutaio di impostazione classica (mandolini, chitarre classiche e banjos), non poteva aiutarmi molto nel campo elettrico. Iniziai allora una ricerca che pero’ non diede molti risultati. Dopo qualche anno sempre Davide, in occasione del mio compleanno, mi regalo’ una busta che conteneva un c/c pagato. Intestazione: Nashville (oggi Accordo : la piu’ grande comunita’ di musicisti in Italia! ) quota abbonamento ’94. Vista la mia faccia con sorriso di cortesia stampato sopra (non avevo idea di cosa fosse) mise una mano nello zaino e tiro’ fuori un giornalino. Leggi disse. Sfogliando quella rivista mi resi conto che non solo avevo trovato chi parlava di strumenti con passione dieci volte piu’ grande della mia ma che addirittura quelle stesse persone mi davano la loro disponibilita’ della quale approfittai oltre ogni limite. Chiamai il maestro Roberto “New old Stock” Pistolesi tutti i giorni escluso la domenica, e piu’ lui si divertiva ad ascoltare il mio accento, piu’ io mi appassionavo al mondo elettrico. Dopo qualche mese, gli chiesi se potevo andarlo a trovare in quel di Santa Croce. Non so se la sua estrema disponibilita’ nei miei confronti fu perche’ gli stavo simpatico o per educazione, fatto sta che mi accolse come se fossimo amici di lunga data e tra pasta asciutta e attrezzi autocostruiti inizio’ a educarmi all’arte del “grande suono”. Grazie Robi.

Sono passati già tanti anni da quei giorni e di cose ne ho imparate tante, al punto che oggi la Orlando Musical Instruments e’ una realta’ professionale che produce manufatti di qualita’ e assiste migliaia di artisti in Italia e all’estero con passione e con l’obiettivo primario di riaffermare senza compromessi il concetto di “qualita’ del suono” e della dusponibilità dello strumento musicale di qualità alla portata di tutti.

L'incontro con i Sonic Youth

Nel Luglio del 2002 a Catania ci fù il grande show dei Sonic Youth (NYC). Sul palco era già presente un Orlando MobyDick Combo che serviva ai miei amici Baffos e Cesare Basile. Lee Ranaldo, chitarrista eclettico e curioso, durante il soundcheck, si avvicino’ alla “balena bianca” incuriosito forse dal quel bianco scintillante e io ovviamente lo seguii e con il mio inglese approssimato inziai a spiegargli le caretteristiche del mio primo ampli. Credo che ne rimase meravigliosamente colpito piu’ dal suono che dalla mia terribile spiegazione in inglese. Quando fini’ lo show ci salutammo e mi lascio’ la sua email. Dopo qualche mese lo contattai e rimasi colpito quando mi disse : “si, mandamene uno magari testata e cassa! Lo proverò qui nel mio studio a NYC e se mi piace lo comprerò”. Dopo un pò me lo pagò ma la cosa più bella fu questa e-mail del 2004: “Hi Giuseppe, I will check out your new toy–just wanted you to know that the Moby Dick is being used extensively in the recording of the new Sonic Youth album! Lee”

L'AMICIZIA CON PETE AND LYNDA CORNISH

Nel 2008 la mia passione e la mia curiosità di approfondire l’elettronica mi spinse a disturbare il più grande ingegnere elettronico in campo audio del globo: Mr. Pete Cornish ! A forza di “cannoli siciliani e Limoncello”, lo costrinsi a venire con la sua famiglia a visitare il mio laboratorio nella terra del vulcano Etna. Mr. Pete e sua moglie Lynda accolsero il mio invito e da quel giorno nacque una grande amicizia e affetto che dura tutt’ora.  XXX Lynda&Pete

ORLANDO MUSICAL INSTRUMENTS

Consigli di Sicurezza:
– NON lasciare il tuo ampli troppo tempo in Stand-by. Non serve e rischi che qualche birra cada sopra mentre tu non ci sei.
– QUANDO sei all’estero controlla sempre che la tensione di rete sia compatibile con i tuoi strumenti e sopratutto quando torni a Casa, ricontrolla il selettore! Leggi ulteriori consigli su Tips and Tricks!
– SE lasci i tuoi strumenti in un posto umido assicurati di aver messo un sacchetto di deumidificatore nella custodia.
– NON lasciare mai lo strumento non accordato anche se non lo suoni per molto tempo.
– LAVATI le mani prima di suonare. Le corde suoneranno meglio e piu a lungo e il tuo Liutaio ti ringraziera’.
-NON sostituire mai i fusibili con la presa AC collegata! Sostituisci i fusibili del tuo ampli rispettando gli Ampere indicati in targhetta. NON mettere mai fusibili con capacita maggiore!
– NON perdere tempo a cercare il suono di qualcun’altro. Creal il tuo ….. il mondo ne ha bisogno!

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ORLANDO MUSICAL INSTRUMENTS
VIA FISICHELLI, 9 – 95037
SAN GIOVANNI LA PUNTA
CATANIA – ITALY

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